Nell’ultimo decennio sempre maggiore importanza ha assunto la valutazione dello stato mentale dell’individuo nell’ambito forense quale ausilio in merito alle seguenti questioni del diritto di famiglia e del lavoro:
– Traumi cranio-encefalici; Stroke (ischemie ed emorragie); Anossie; Demenze;
– Simulazione e dissimulazione di danno cognitivo e malattia psichica.
– Nelle separazioni tra coniugi/conviventi ;
– Nel percorso di affidamento e/o adozione di minori;
– Nella valutazione della capacità in caso di eredità e/o testamento.
– Nella valutazione della presenza di un Danno non patrimoniale (danno psichico, danno esistenziale, danno morale) anche in ambito lavorativo.
MEDIAZIONE FAMILIARE
Quando la crisi è già in atto, la mediazione si prefigge lo scopo di ripristinare la comunicazione e la collaborazione tra le parti in un clima di rispetto, dignità ed equità, ricercano soluzioni comuni per il benessere loro e dei figli, nella garanzia del segreto professionale. La mediazione familiare consiste nella ricerca dell’incontro, della condivisione e della salvaguardia dei rapporti umani e sociali. Per tali motivi, essa può trovare applicazione anche nei conflitti di diversa natura che possono insorgere in seno alla famiglia, naturale o di fatto, come ad esempio tra genitori e figli, tra fratelli o tra parenti, per questioni ereditarie, per la cura e la tutela di persone anziane, malate o disabili.